editoriale

Bologna, niente alibi. Che bello il ritorno di Mirante!

di Mario Giuliante

Redazione TuttoBolognaWeb

Lo stop del campionato, la convocazione di dodici giocatori del Bologna nelle rispettive nazionali, la sconfitta passata contro il Genoa, l’undicesimo posto con dieci punti in classifica: un primo bilancio dopo sette giornate di campionato recita questo. Sicuramente un buon bottino se si pensa alla partenza dello scorso anno, ma nessun alibi: bisogna continuare così perché la strada è ancora molto lunga.

Dato l’ottimo lavoro di Donadoni, l’altra faccia medaglia recita dodici giocatori convocati con le rispettive nazionali da Dzeamili a Taider passando per Krejci e Nagy fino ad arrivare ad Oikonomou e Kraft (tralasciandone ancora sei), segnale che il buon lavoro paga. Sono conquiste importanti queste sia per la dirigenza rossoblu, a dimostrazione di un ottimo lavoro svolto sul fronte acquisti durante il mercato, sia per Donadoni ed il suo staff  per aver rigenerato, creato, aspettato, giocatori che ad inizio campionato destavano sicuramente qualche dubbio. Nagy e Krejci su tutti per la loro crescita, iniziata già durante il ritiro a Castelrotto, ma anche per un ritrovato Taider che forse l’anno scorso peccava di mancanza di motivazione al contrario di quest’anno dove ciò non sembra trasparire visto l’ottimo avuto durante questo inizio di campionato. Insieme a lui Dzeamili giocatore di spessore che ha completato il centrocampo e che sembra trovarsi a suo agio sia con i compagni che con il ruolo che ricopre. Ed infine la scommessa Verdi ed il ritrovato (e forse anche un po’ troppo chiacchierato) Mattia Destro. Un Bologna che in questi giocatori, includendo il reparto difensivo con Kraft, Maietta, Gastaldello e Masina, ha trovato un undici ideale che fin qui ha sicuramente stupito rispetto alle aspettative. Al confermato undici devono aggiungersi ancora Umar Sadiq e Federico Viviani. Giocatore di sostanza il primo, preso per essere il vice di Destro e di qualità il secondo, dotato di un piede che sicuramente può innalzare il tasso tecnico del centrocampo. Una scacchiera importante per Donadoni che, se consapevole delle mosse giuste da fare, regalerà grandi partite ed anche grandi soddisfazioni.

Raccontiamo poi una storia a parte, quella di Antonio Mirante che torna finalmente ad allenarsi dopo lo stop ricevuto a seguito di problemi cardiaci. Una grave perdita per il Bologna all'inizio del campionato nonché una brutta tegola per la squadra di Donadoni. Già si immaginava un Mirante lontano dal Dall’Ara per un bel po' ma in realtà saperlo più vicino ci rassicura un po' tutti. Speriamo di poterlo vedere in campo molto presto a riprendersi il suo posto da titolare tra i pali bianchi.

Dal ritorno al prato verde di Mirante al parquet del Paladozza per la prima in casa della Fortitudo contro Verona. Recuperati Mancinelli e Italiano, sarà della partita anche Luca Gandini (uno dei migliori alla prima contro Chieti) in dubbio durante la settimana. Pensare “partita dopo partita” sono le parole espresse da Boniciolli alla prima contro i teatini e “meritarsi il regalo di avere 4800 abbonati” alla vigilia contro Verona. Una Fortitudo cuore ed orgoglio a Chieti che proverà a ripetersi anche in casa davanti il suo pubblico.