editoriale

Bologna, che peccato! Mercato: sì a Gaston

Da una possibile vittoria ad una sconfitta evitata, ma non gettiamo la croce addosso a Masina. Gaston a Bologna? Sarebbe un gran colpo

Giacomo Bianchi

Obiettivamente, dispiace. Dispiace perchè abbiamo visto un gran Bologna nel primo tempo, dispiace perchè avevamo sognato un'altra domenica di festa vera, dispiace per Joey Saputo, al quale per un attimo si è sperato di regalare una vittoria, dispiace perchè il Bologna aveva dato nuovamente conferma del fatto che contro le grandi squadre riesce ad esprimere un gran calcio, dispiace perchè per sessantacinque minuti c'era stata una sola squadra in campo, e dispiace perchè il Bologna ha raccolto meno di quanto effettivamente meritasse. Se prima della partita avessero chiesto se un pareggio sarebbe andato bene, penso che nessuno di noi avrebbe risposto di volere la vittoria a tutti i costi: poi, però, per come si erano messe le cose, si guarda a questa gara con un po' di rammarico, perchè la vittoria, ad un certo punto della partita, sembrava fattibile, addirittura scontata. E invece, ancora una volta, ancora su rigore, ancora contro una romana, gli episodi hanno deciso la partita: la Lazio avrebbe potuto rialzare la testa solo con un'ingenuità rossoblù, e così è stato. E sia chiaro, non voglio assolutamente gettare la croce addosso ad Adam Masina, che rimane un giocatore affidabilissimo e per me il titolare inamovibile nel ruolo di terzino sinistro: qualcuno ha trovato in lui il capro espiatorio di questa sconfitta, colpevolizzandolo fin troppo per quel rigore provocato.

È chiaro che si tratta di una ingenuità da non commettere, ricordandosi anche che il fallo lo commette contro un giocatore che di esperienza ne ha da vendere e che chiaramente non fa niente per rimanere in piedi nonostante sia a pochi metri da Mirante. Rigore ed espulsione non fanno gridare allo scandalo, visto che, purtroppo, a norma di regolamento ci possono stare. Quindi, giusto sottolineare l'ingenuità commessa dal nostro terzino sinistro, ma ampiamente ingiusto vedere in lui il colpevole principale della rimonta biancoceleste. E soprattutto, ora che è arrivato Zuniga, non si cominci a dire che, dopo l'errore di domenica, Masina ha bisogno di riposo e che per un po' di tempo dovrà rifiatare: no, dal mio punto di vista rimane il titolare fisso di questa squadra, un errore (anche se importante e anche se non è il primo) è perdonabile, e non può portare a perdere il posto in squadra.

Vorrei sfruttare la seconda parte dell'editoriale per parlare poi di Gaston Ramirez, sul quale non mi sono ancora espresso dopo che il nome si è fatto sempre più insistente la scorsa settimana. Ramirez sì, Ramirez no? Ramirez, sì. Senza troppi preamboli e troppi giri di parole, penso che arrivare a Gaston sarebbe davvero il massimo per il mercato del Bologna. È chiaro, però, che bisogna anche verificare alcune condizioni, su tutte l'ingaggio chiesto dal giocatore. La qualità del ragazzo è indiscutibile, ma allo stesso tempo non si può pensare di fare follie per un venticinquenne che verrebbe a Bologna per rilanciarsi. Non ho dubbi sull'integrità fisica di Ramirez, né penso sia un limite il fatto che abbia giocato relativamente poco in questi due anni: ha bisogno di ritrovare se stesso, e farlo in un ambiente che conosce e che gli vuole un gran bene, sarebbe un toccasana anche per lui. E allora dico sì a Gaston Ramirez, che avrebbe anche un interessante ruolo tattico in questo Bologna: già, perchè Donadoni lo vuole per farlo giocare in mediana, vuole abbassare il suo raggio d'azione, vuole mettere a disposizione del centrocampo la sua qualità, come ha fatto con Franco Brienza. Potrebbe essere un jolly clamoroso per questo Bologna: non bisogna prenderlo per forza, non bisogna “esagerare” e fare carte false per prenderlo. Però, di fronte a questa possibilità, rimango decisamente affascinato. Ramirez, Giaccherini, Destro, Floccari, Mounier, Brienza, Diawara: qualche gioiello, l'abbiamo anche noi.

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