editoriale

Balo al Bolo? Si può fare (ma solo a certe condizioni)

Tutti gli step per arrivare a Mario: la voglia di tornare grande, il feeling con Destro, l'evoluzione del ruolo, il “contratto militare” ...

Lorenzo Romandini

Il 12 Luglio 2016, Jürgen Klopp sfogliando la rosa del Liverpool e pensando ai possibili giocatori per poterla rinforzare, si imbatté nel nome di Mario Balotelli.

Il giorno dopo l'allenatore dei Reds, al cospetto dei giornalisti e in mondo visione, silurò l'attaccante italiano: “Mario non fa più parte dei nostri piani, troveremo una soluzione per il ragazzo”.

È passato più di un mese e Balotelli è ancora a Liverpool.

Il ragazzo si allena, non con la prima squadra ma con le riserve.

Le giornate continuano a passare, scandite sempre dalla stessa routine, allenamenti e qualche telefonata all'indaffarato Mino Raiola (che forse adesso è un po' meno concertato sul suo “figlioccio” bresciano, data l'imminente chiusura dell'affare Pogba allo United).

Balotelli intanto aspetta.

Le voci di mercato su di lui non smettono di placarsi.

Nelle scorse settimane sembrava imminente un suo volo diretto in Cina, a seguire le orme del fortunatissimo Pellè, poi era sembrato vicinissimo all'Inter, un ritorno d'amore del suo padre calcistico, Roberto Mancini, infine ecco la bomba di mercato:

“Balotelli suggestione Bologna”.

Questa è davvero l'ultima spiaggia per Balotelli.

Un giocatore che aveva dalla sua parte la giovane età, la sfrontatezza e grandi doti calcistiche, non è riuscito, nel tempo, a confermare le grandi aspettative che pesavano su di lui.

Ora ha 25 anni, non è più un ragazzino, non si può più permettere di alimentare nuovamente la facciata del cattivo ragazzo, del “bad boy” arrabbiato con il mondo.

A 25 anni si è nel pieno della maturità calcistica, non c'è più il tempo per sbagliare.

Questo è il momento di decidere se continuare a far parte della gloriosa storia del calcio o di esserne solo una mera meteora, ricordata per un'esultanza statuaria su una figurina Panini.

Bologna può essere la medicina giusta per questo ragazzo, non solo per la piazza nel quale il ragazzo si troverebbe a suo agio, non solo per i pochi riflettori puntati ma anche (e aggiungo soprattutto) per un signore che di cognome fa Donadoni.

Un uomo che con Balotelli potrebbe davvero fare il miracolo, un uomo in grado di essergli al tempo stesso padre, mentore, allenatore, amico e più grande confidente.

Donadoni tira fuori il meglio dei giocatori e soprattutto li fa rendere al massimo.

A mio avviso Balotelli al Bologna sarebbe un gran colpo.

Il Bologna ha bisogno di fare goal e Super Mario è in grado di farlo.

Inoltre Balotelli negli anni si è evoluto calcisticamente, nato come una prima punta ha cominciato poi a spostarsi nel campo, a crearsi da solo le occasioni, facendo qualche passo indietro e uscendo dall'area di rigore.

Questo permetterebbe di mantenere Destro come prima punta di peso e avere Balotelli che gli orbita intorno, servendolo e avendo anche la possibilità di andare a rete.

Balotelli – Destro sarebbe una coppia da potenziale crack (tra l'altro i due sono molto amici, si conoscono dalle giovanili dell'Inter – anno 2006/07)

I presupposti quindi ci sono: voglia di ritornare in Serie A, voglia di ritornare a grandi livelli, posizione in campo adeguata, feeling con il compagno di reparto; manca solo l'aspetto burocratico.

Il Liverpool non lo vuole. Il ragazzo non fa parte dei piani futuri della società.

L'opzione ideale per i Reds sarebbe quella di un trasferimento a titolo definitivo; ma solo in Turchia, in America o in Cina, sarebbero disposti a prenderlo così, a scatola chiusa.

Quindi Raiola starebbe lavorando con le squadre interessate alla formula del prestito (quasi gratuito) con diritto di riscatto.

Il giocatore percepisce 6 milioni di euro annui.

Il Liverpool li pagherebbe quasi tutti, lasciando da pagare, alla squadra interessata, soltanto un milioncino.

La valutazione del giocatore è drasticamente calata negli anni, da 32 milioni toccati nel 2012, ora siamo intorno ai 7 milioni di euro.

Il Liverpool potrebbe anche lasciarlo andare senza l'effettivo pagamento della clausola del diritto di riscatto, in quel caso, il Bologna, pagherebbe solo un milione questa operazione.

L'ultimo problema da analizzare è il contratto al giocatore.

Balotelli ha un contratto con il Liverpool che scade il 30 giugno del 2018.

Cosa succederebbe nel caso in cui i Reds lasciassero la proprietà effettiva del cartellino al Bologna, pagando per solo un anno il suo ingaggio?

Per i successivi anni Balotelli si accontenterebbe di uno stipendio intorno ai 2 milioni di euro? (il massimo, per il tetto ingaggi del Bologna).

La sua voglia di tornare a grandi livelli vale 4 milioni di euro netti l'anno? O magari preferirebbe tentare l'avventura in Turchia, dove sicuramente il suo stipendio rimarrebbe invariato?

Tutte domande che bisognerebbe porre al ragazzo.

Se il Bologna decidesse davvero di intraprendere questa avventura sicuramente dovrebbe tutelarsi nel miglior modo possibile, offrendo a Balotelli un contratto che forse nel suo ultimo anno al Milan, ha conosciuto molto bene: il famoso e ormai noto “contratto militare”.

Il Milan, per evitare e tutelarsi da nuove “Balotellate” ricorse a regole comportamentali mutuate da scuole militari. Per la precisione, i legali Leandro e Lorenzo Cantamessa si ispirarono al modello dell’Aeronautica Militare italiana.

Un lista di comportamenti da osservare che non vanno solo dal mero utilizzo improprio dei Social Network o dai ritardi all'allenamento ma anche che riguardano la cura dell'immagine del calciatore: niente tagli imbarazzanti, abbigliamento consono e adeguato alle situazioni, limitazioni drastiche su fumo, alcool (naturalmente divieto assoluto di stupefacenti), sugli orari di uscite e rientro a casa e per finire una alimentazione dettagliata e controllata.

Un Balotelli messo sotto chiave, capace solo di allenarsi e lavorare su sé stesso, potrà essere la scommessa vincente per questo Bologna?

Io dico di sì.

Balotelli può essere rigenerato, può tornare a giocare a grandi livelli e può davvero essere utile alla causa Rossoblù.

A queste cifre è lecito e giusto pensarci.

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