editoriale

A Roma per la sorpresa, a patto che si ritrovino gioco e motivazioni

di Mario Giuliante

Redazione TuttoBolognaWeb

Si attendeva la vittoria lunedì contro il Verona, i tre punti da portare a casa, un Bologna ritrovato sul piano del gioco e soprattutto il discorso salvezza chiuso. Purtroppo però tutto ciò non è avvenuto e bisognerà aspettare ancora prima che l’obiettivo stagionale, la salvezza, possa dichiararsi centrato. Nulla ovviamente è compromesso e gli otto punti sulla terz’ultima in classifica sono un buon cuscinetto da qui alla fine del campionato, ma non bisogna abbassare la guardia. L’importanza della partita contro l’Hellas Verona portava con se due risposte fondamentali che Donadoni si aspettava dalla squadra: tornare a vincere ma soprattutto tornare a segnare. Non possiamo negare infatti che, con l’infortunio di Destro, il Bologna non sia stato più in grado di mettere la palla in rete e purtroppo si sa che le partite si vincono facendo gol. La carenza di gol in attacco ed un calo generale sotto l’aspetto fisico e soprattutto mentale hanno fatto suonare i primi campanelli d’allarme: vincere con il Verona avrebbe significato far cessare tutto questo e ritrovare tranquillità. All’Olimpico non sarà una passeggiata e la Roma non regalerà nulla: servirà il miglior Bologna, quello dei diciannove punti conquistati lontano dal Dall’Ara per evitare gol e sconfitta contro una Roma che negli ultimi tempi è una macchina da gol e tra Salah, Perotti, El Sharawy e Dzeko sarà difficile e ci sarà da soffrire. Il Bologna dei diciannove punti fuori casa però, ci ha abituato anche a delle sorprese e a grandi soddisfazioni come la vittoria a Milano contro il Milan. Servirà una squadra diversa e magari più cinica: il coraggio di andare a Roma e provare a giocarsela. Tornano arruolabili Gastaldello e Mbaye con il primo che riprenderà il suo posto in difesa ed il secondo che dovrà superare la concorrenza di Rossettini per un posto sulla fascia destra. Mancherà Giaccherini per squalifica e questo sicuramente peserà su un attacco già carente di gol, ma allo stesso tempo sarà una pausa utile per il giocatore stesso affinché ritrovi le energie necessarie in vista della gara interna e fondamentale con il Torino. Non è da escludere la possibilità di un cambio di modulo da parte di Donadoni: il 4-4-2 o il 4-4-1-1 per dare maggior manforte al centrocampo e sugli esterni, provando così a fronteggiare il modulo offensivo dei giallorossi. Qualora ciò accadesse potremmo vedere un attacco con Floccari prima punta e Brienza (o Mounier) seconda punta con Rizzo a comporre i quattro di centrocampo nel primo caso; oppure un Brienza dietro l’unica punta Floccari. Lunedi sapremo, ma la speranza è che forse Donadoni non opterà per il suo classico 4-4-3, un po’ per l’avversario che ha davanti, un po’ per cambiare e non essere prevedibile. Mancherà Nainggolan per squalifica e ciò ci rincuora poiché lui al Bologna ha sempre segnato: un problema in meno. L’unica nota stonata sarà sicuramente l’assenza dell’ex Mattia Destro che all’andata fu uno dei migliori siglando la rete del 2-2 sul calcio di rigore proprio allo scadere.

Staremo a vedere che partita sarà, con la speranza che arrivi un risultato positivo (anche se sarà veramente dura) e soprattutto delle risposte confortanti sotto l’aspetto mentale e del gioco, che non lascino pensare ad una eventuale crisi della squadra: per una volta bisogna convincere e non per forza vincere. L’obiettivo è uscire da Roma con delle certezze che perdurino fino alla fine del campionato e che non lascino intravedere problemi. Sulla carta la vittoria propende verso Roma, ma la bellezza del calcio sta anche nel fatto che in novanta minuti può succedere di tutto e se il Bologna scenderà in campo convinto, l’idea di fare punti può circolare nell’aria. E speriamo anche che Lunedì, almeno per una volta “Roma puoi fa la stupida stasera..e ci fai portare a casa dei punti”..sarebbe tutto di guadagnato. Adesso è importante restare uniti attorno al Bologna, come chiede anche Joey Saputo: we are one.