editoriale

A Firenze senza paura, sperando in un gol di Destro

La vittoria di domenica era esattamente quello di cui si aveva bisogno per muovere la classifica, per aumentare l’autostima di questa squadra, per lavorare con più serenità e senza i patemi di dovere per forza fare risutato a Firenze...

Giacomo Bianchi

La vittoria di domenica era esattamente quello di cui si aveva bisogno per muovere la classifica, per aumentare l'autostima di questa squadra, per lavorare con più serenità e senza i patemi di dovere per forza fare risutato a Firenze domani. Già, perchè il turno infrasettimanale ci metterà di fronte una squadra che, seppur soggetta alle critiche della sua città, sta facendo benissimo, dopo avere cambiato tanto in estate e dopo avere inserito giocatori nuovi e di assoluto valore. I viola non convincono, ma vincono, e penso che questo sia il sogno di ogni allenatore e di ogni presidente. Poi, certo, nel mondo del calcio ci sono anche gli esteti, che guardano più alla qualità che al risultato finale, ma alla fine del campionato, quello che conteranno saranno i punti ottenuti e non tanto quanto una squadra sia stata bella da vedere. E' proprio per questo che mi fa paura la pragmaticità dei Viola, bravi a portare a casa una vittoria domenica contro un Carpi decisamente volenteroso. Non nascondiamoci, domani sera potrebbe arrivare una sconfitta che non sorprenderebbe nessuno e di fronte alla quale non ci si dovrà stracciare le vesti. Però il Bologna dovrà presentarsi al Franchi senza paura e senza timore, dovrà essrere bravo a ripetere la partita fatta a Genova e fatta nel secondo tempo di Roma contro la Lazio. Sono state partite che hanno visto un Bologna che ha giocato alla pari contro squadre più blasonate, che non è stato schiacciato dalle avversarie e le ha affrontate a viso aperto. Si vuole vedere un Bologna di questo tipo, che deve ripartire dall'inerzia che può dare una vittoria fondamentale come quella ottenuta domenica, che ha portato buonumore e allontanato i fantasmi dallo spogliatoio di Casteldebole. Si dovrà ripartire da un confermatissimo Oikonomou al centro della difesa, che ha ripreso il suo posto da titolare e penso che dovranno succedere dei cataclismi prima che lo lasci. Si dovrà ripartire da un Diawara che è stato solido, determinato e concentrato e ha dimostrato per l'ennesima volta di valere senza dubbio la categoria. Si dovrà ripartire da un Taider che non è ancora al massimo della condizione fisica, ma che può dare tantissimo a questa squadra. E chiaramente si dovrà ripartire da questa coppia di trequartisti, che tanto bene ha fatto domenica e immagino verrà riproposta da Rossi domani sera: Mounier è stato il match winner e stiamo già cominciando ad idolatrarlo, mentre Brienza ha giocato la solita partita di sostanza e qualità e si è confermato per l'ennesima volta un giocatore imprescindibile per questa squadra. E bisognerà ripartire anche da Mattia Destro, che ha fatto vedere qualcosina in più rispetto alle altre partite. Su Destro si potrebbero aprire milioni di dibattiti: c'è chi lo accusa perchè non tira in porta, chi gli imputa scarso impegno, chi dice che è in parabola discendente e chi parla già di flop. Sinceramente non capisco questo genere di pensieri; personalmente, vedo in Destro un ragazzo con tanta voglia di fare, che però viene oscurata dalle prestazioni e dalle poche occasioni che gli capitano. È il difficile mestiere del centravanti d'area di rigore, che Mattia incarna in tutto e per tutto: se non sei servito a dovere, fai delle figuracce e tutti ti accusano, se invece ti trovi al posto giusto al momento giusto, fai caterve di goal e ci metti un attimo a diventare beniamino del pubblico. Chiedete a Pippo Inzaghi, uno che ha costruito una carriera sull'opportunismo e sul senso della posizione. Il paragone è sicuramente inappropriato, visto che, come si dice qui a Bologna: “Dovrà mangiarne di tagliatelle prima di diventare come Inzaghi”, ma le possibilità ci sono tutte. Arriveranno i suoi goal, e arriveranno sugli assist e sulle invenzioni dei giocatori di qualità che lo affiancano. Non bisogna avere fretta, né attaccarlo ogni volta che non segna. Perchè, in fin dei conti, non contano i goal di Destro o gli assist di Brienza, conta solo la salvezza del Bologna. Se poi domani sera si riuscisse a ribaltare il pronostico con il nostro 10 protagonista, beh, sono convinto che saremmo tutti al settimo cielo e che le cose cominceranno a cambiare anche per lui. È il mestiere del centravanti: serve un goal per sbloccarsi e gli altri potrebbero davvero arrivare a cascata.

tutte le notizie di