editoriale

-6 giorni a Castelrotto, -48 alla prima di campionato

Mirante, Da Costa, Stojanovic; Ceccarelli, Garics, M’Baye, Abero, Morleo, Masina, Rossettini, Gastaldello, Maietta, Oikonomou, Radakovic, Ferrari, Paramatti; Zuculini, Djokovic, Rizzo, Riverola, Diawara; Mancosu, Cacia, Bianchi, Acquafresca,...

Marco Francia

Mirante, Da Costa, Stojanovic; Ceccarelli, Garics, M’Baye, Abero, Morleo, Masina, Rossettini, Gastaldello, Maietta, Oikonomou, Radakovic, Ferrari, Paramatti; Zuculini, Djokovic, Rizzo, Riverola, Diawara; Mancosu, Cacia, Bianchi, Acquafresca, Yaisien. A 2 giorni dal ritrovo di Casteldebole e a una settimana scarsa dalla partenza per Castelrotto, questa è la rosa attualmente a disposizione di Delio Rossi per la prossima stagione. Da un punto di vista meramente numerico (sono 25 i giocatori della prima squadra, ai quali a breve potrebbe aggiungersi Matuzalem), la rosa c’è, ma è evidente anche al più stolto degli stolti che di lavoro da fare da qui alla fine del mercato ce ne sarà da fare ancora, e tanto.

Poco male. Corvino non è di certo spaventato dalla situazione, anche se i tanti esuberi innamorati follemente della città (e restii ad andarsene, quale che sia la destinazione) e le non trascurabili difficoltà di un mercato folle, in cui in tanti spendono e spandono e in pochi (almeno per ora) vendono, si fanno sentire. La fretta è cattiva consigliera, specie di una squadra il cui obiettivo dichiarato per la prossima stagione è una salvezza tranquilla (tradotto: un campionato da metà classifica) e che non avrà la pressante necessità di partire a razzo fin dalle prime giornate. Uno dei principali meriti di Fusco nella passata stagione fu quello di costruire in tempi da record (e in un contesto tutt’altro che semplice) la squadra che avrebbe dovuto cercare di ottenere la promozione in Serie A; ma, appunto, il campionato che aspettava quella squadra (nonostante lo scetticismo generale) era un campionato di vertice e l’esigenza di dare in mano a un quasi neofita come Lopez una creatura quasi completamente pronta era più pressante.

Certo, sarebbe meglio far lavorare Delio Rossi fin da subito sulla nuova squadra, ancor di più considerando che nella nuova creatura che Corvino sta pian piano assemblando ci saranno un sacco di facce nuove, ma questo è un assillo che, viste le premesse, può forse riguardare noi tifosi ma non navigati professionisti quali Corvino e Rossi. A ben vedere, comunque, il Bologna fin qui si è mosso, eccome: Nel giro di un mese scarso sono arrivati tre giocatori pronti per la prima squadra come Rossettini, Rizzo e Mirante, oltre all’innesto di prospettiva Diawara. Continuando di questo passo, per l’inizio del campionato (o comunque per la fine del calciomercato) saranno arrivati quegli altri 7-8 acquisti che servono per completare per davvero la squadra. Pace se non arriveranno Ilicic, Defrel o chi per loro: il mercato offre vagonate di calciatori che fanno al caso del Bologna e Corvino ha tutte le carte in regola per andarli a scovare, aspettando magari che le condizioni di questo pazzo mercato diventino più favorevoli.

Nessuna paura, dunque, se quello che partirà per Castelrotto sarà un Bologna allo stato embrionale. Di giocatori decisivi comprati nelle ultime ore del mercato è piena la storia, del Bologna e non solo. Le aspettative sono alte, è innegabile, ma non per questo bisogna fare le cose di fretta. E comunque a Castelrotto mancano ancora 6 giorni…