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Lo spu(n)to di Minguzzi

Per il primo appuntamento con questa rubrica quotidiana da me curata, ringraziando in anticipo chi mi seguirà da qui in avanti, non potevo non cominciare dal calciomercato. Lo so, quando si parla di mercato qui a Bologna son più...

Manuel Minguzzi

Per il primo appuntamento con questa rubrica quotidiana da me curata, ringraziando in anticipo chi mi seguirà da qui in avanti, non potevo non cominciare dal calciomercato. Lo so, quando si parla di mercato qui a Bologna son più dolori che gioie, soprattutto negli ultimi anni, ma siccome siamo a gennaio mi sembra doveroso parlarne. Primo perchè lo stesso Pioli ha smesso gli abiti da aziendalista e neanche troppo velatamente ha chieso rinforzi subito dopo la brutta sconfitta di Genova. Ora, senza per il momento schierarmi da una parte o dall'altra, tanto ci sarà tempo per questo, mi limiterò ad analizzare cosa serve o non serve secondo me a questa squadra. Sul portiere bisogna dedicare un capitolo a parte, lo farò dopo. Partiamo dalla difesa. Come centrali siamo a posto, ne abbiamo quattro che possono garantire un discreto livello con Cherubin e Sorensen anche impiegabili come terzini. Chiaramente non di ruolo e forse si potrebbe fare qualcosa sul mercato ma credo che le priorità siano altre. Per esempio siamo sprovvisti di un buon crossatore. Che si tratti di un'ala pura oppure di attaccante esterno, il Bologna ha bisogno di trovare sul mercato un giocatore che metta qualche pallone interessante in mezzo. Perchè sono convinto che Gilardino, apparso un po' sottottono nelle ultime giornate, abbia bisogno di essere rifornito. Questo perchè Gila non è uomo da contropiede (come lo era Di Vaio) e quindi ha bisogno di qualcuno che lo inneschi, anche per fargli ritrovare un po' di fiducia siccome in campo si nota che il bomber non sembra essere molto contento del supporto in fase offensiva dei compagni e questo lo rende un po' più pigro e svogliato. Intendiamoci, non sto dicendo che non si sbatta per la squadra ma non è stimolato quanto servirebbe, è troppo solo e non si sente adeguatamente rifornito. E' costretto a rincorrere palloni non di facile gestione solo contro due difensori, e un'attaccante ad un certo punto si stanca rendendolo poco lucido sui pochi palloni che gli arrivano. Chiaro, è una banalità, ma ci servirebbe un uomo dalle caratteristiche di Carlo Nervo. Se non si trova un'esterno come si deve allora bisognerebbe accaparrarsi una seconda punta con caratteristiche diverse dal pur ottimo Gabbiadini. Pioli in estate ci aveva visto giusto e chiese a gran voce la conferma di Belfodil, come caratteristiche sarebbe stato perfetto per dare una mano a Diamanti sulla trequarti (troppo solo dopo la cessione di Ramirez e per questo le squadre avversarie gli dedicano la maggior parte delle attenzioni) ma anche in grado di dar supporto alla prima punta. Perchè in fondo tutte le volte che Gilardino prende palla non ha nessuno con cui dialogare li vicino. Se dovessi fare un nome direi Ibarbo, il Cagliari poi denota problemi finanziari e potrebbe non tirare troppo la corda sul prezzo e comunque sia se vuoi prendere un giocatore che faccia la differenza qualche soldino lo devi tirare fuori. Passiamo al centrocampo. Mi riferisco alla zona centrale. In ritiro l'idea di Pioli era quella di costruire una linea mediana più tecnica: cioè Perez come giocatore di rottura, Pazienza l'uomo che in teoria doveva dare un po' più di qualità e Taider a fare da cerniera tra centrocampo e attacco. Il castello è crollato miseramente, Perez nonostante l'estate passata a riposare ha dimostrato, tra infortuni e poca condizione, di non essere quasi mai quello dell'anno scorso mentre l'acquisto di Pazienza si è rivelato del tutto fallimentare come quelli di Riverola e Guarente. Khrin ha tappato un po' la falla ma credo servirebbe un centrocampista in grado di abbinare le due fasi di gioco e che abbia nel piede qualche lancio in verticale per le punte. Il Della Rocca dei tempi migliori potrebbe essere una soluzione, mi ricordo diversi goal di Di Vaio partiti dai lanci del centrocampista che è dotato anche di discreti tempi di inserimento. So benissimo che non parte titolare da tanto tempo ma non credo che il Bologna abbia i soldi per prendere qualcosa di più. Passiamo invece al ruolo più delicato di cui tanto si è discusso. Il portiere. E' lampante il fatto che il rendimento di Agliardi non sia paragonabile a quello di Viviano e Gillet, su questo non ci sono dubbi. Ribadendo il concetto che un numero uno affidabile sia necessario, trovo che sia stato sbagliato subissare Chicco di critiche già dal primo errore. Volente o nolente era stato designato portiere titolare, avrebbe giocato lui in ogni caso visto che Curci era di fatto impresentabile. Tanto valeva provare a dargli fiducia, anche perchè se un portiere lo metti sotto pressione al primo errore di fatto lo condanni ad una guerra psicologica che ad un estremo difensore non giova in nessuna circostanza. Ricordiamoci anche che Gillet è ancora invischiato nel calcioscommesse che produce sentenze a singhiozzo e dal quale non è detto ne esca pulito. Io resto convinto che se fosse rimasto a Bologna lo avrebbero già condannato. Detto questo, dico la mia su cosa bisognerebbe fare ora. Le squadre che hanno portieri buoni a gennaio se li tengono oppure li lasciano andar via solo a determinate cifre. Io sarei per Sorrentino, portiere esperto, affidabile, che sa come salvarsi e che porta in dote quei 5-6 punti che si rivelano fondamentali per una squadra che lotta per salvarsi. In fin dei conti il Chievo quando vince lo fa molto spesso con un goal di scarto, quindi significa che il portiere è bravo. Per prendere Sorrentino servono parecchi soldi oppure qualche contropartita tecnica di buon livello, per esempio il Chievo potrebbe essere interessato a Sorensen e a questo bisogna aggiungere che altre squadre stanno seguendo il numero uno clivense che, stando ad ultime indiscrezioni, finirà a Palermo scatenando una girandola di portieri. Ergo, Sorrentino è difficilmente raggiungibile per il Bologna. Quindi se si deve prendere un portiere tanto per secondo me è meglio lasciar perdere, ho letto in queste settimane il nome di Bizzarri il quale non mi sembra la soluzione migliore al problema. Si parla anche di Viviano. A mio modo di vedere dopo l'infortunio non è più stato lui, per quello che ho visto questa stagione (passato a riserva nella viola) io lo prenderei solo a zero euro. Perchè non sembra più offrire determinate garanzie. Riassumendo, se si hanno i soldi per prendere un numero uno vero allora si faccia di tutto per prenderlo, altrimenti è meglio di no; si spenderebbero ulteriori denari senza la sicurezza di riuscire a risolvere il problema. Chiaramente, e concludo, avere un direttore sportivo che ne sappia di calcio aiuterebbe non poco a sbrogliare la matassa ingarbugliata che sembra essere diventata la stagione 2012/2013 del Bologna.