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L’impresa non riesce: Milano elimina la Virtus

di Tommaso Rocca Era una missione impossibile e tale si è rivelata: la Granarolo viene sconfitta in gara-3 da Milano ed è eliminata dai playoff 2014-15. Davanti al proprio pubblico, che ha incitato comunque la squadra fino alla fine,...

Redazione TuttoBolognaWeb

di Tommaso Rocca

Era una missione impossibile e tale si è rivelata: la Granarolo viene sconfitta in gara-3 da Milano ed è eliminata dai playoff 2014-15. Davanti al proprio pubblico, che ha incitato comunque la squadra fino alla fine, ed oltre, le V nere hanno trovato un’EA7 ancora troppo forte che ha concesso poco nulla chiudendo la serie sul 3-0 e qualificandosi alle semifinali Scudetto. La gara è piacevole, i virtussini vogliono regalare una gioia (ed un'altra eventuale partita) ai Boys presenti in massa al gran completo sulle tribune dell’Unipol Arena, mentre Milano vuole chiudere la pratica senza dover faticare ulteriormente e giocare un’altra gara nel palazzetto bolognese. Parte forte la squadra di Banchi che guidata dal solito Gentile si porta subito sul 7-0 mettendo in chiaro le proprie intenzioni, ma la Virtus non molla e Hazell e Ray la riportano sotto chiudendo sul -6 la prima frazione. Come al solito però è la panchina milanese a fare la differenza e le folate di Brooks e Ragland permettono ai campioni d’Italia di forzare un allungo solo parzialmente contenuto dai bianconeri grazie a un recuperato Gaddy e a Reddic: all’intervallo lungo è 46-38 per Milano e la Virtus spinta dai suoi tifosi crede ancora nell’impresa. Nel terzo quarto la mano dei bolognesi si raffredda e l’EA7 trascinata da Gentile, Hackett e Samuels piazza il parziale decisivo chiudendo sul +20 la penultima frazione nonostante Ray e un acciaccato Fontecchio provino a tenere in partita i suoi, relegando l’ultimo quarto al più classico dei garbage time. I milanesi, guidati magistralmente da coach Banchi nelle rotazioni (6 giocatori, di cui 3 panchinari in doppia cifra alla sirena finale) fanno valere ancora una volta la maggiore fisicità (41-28 i rimbalzi totali alla fine del match) tirando con oltre il 60% da 2 contro il 41,2% dei bianconeri che non riescono ad aprire la difesa avversaria complici anche le cattive percentuali da 3 (7/29 con 0/6 di Hazell) che erano tornate utili in gara-2. Capitan Ray (6/9 dal campo per 17 punti) e il giovane Fontecchio (14 punti a referto per lui) sono gli ultimi ad arrendersi ma Milano ha ormai operato l’allungo decisivo e chiude senza troppi patemi sul 92-65 che le consente di portarsi comodamente alle semifinali dei playoff dove ora attende la vincente tre Trento e Sassari. Dal canto suo la Virtus invece chiude una stagione comunque positiva dopo le mille vicissitudini che hanno toccato in estate la squadra del presidente Villalta che nonostante la penalizzazione iniziale di 2 punti è riuscita a qualificarsi per la post season e a riportare l’entusiasmo tra i propri tifosi che ieri hanno ringraziato la squadra per la stagione disputata, con partite quasi sempre ottime all’Unipol Arena. Il 3-0 finale è giusto per i valori espressi in campo nella serie ma non può ridimensionare l’affetto e l’attaccamento che i tifosi delle V nere hanno dimostrato verso i propri beniamini che hanno lottato fino all’ultimo per regalare una gioia ai tanti sostenitori presenti ieri al palazzetto di Casalecchio a testimoniare ancora una volta che il tifo dei Boys della Virtus è tra i migliori (se non il migliore) di tutta la serie A. Per Valli e i suoi dunque una stagione utile per fare esperienza e che regala fiducia verso il futuro sperando che anche la squadra come i propri tifosi possano tornare ad essere il top in Italia. Ecco le parole del coach virtussino al termine della gara che ha sancito l’eliminazione dai playoff delle V nere: “Non eravamo attesi al ballo delle super otto, i ragazzi sono stati super. Abbiamo scommesso su di loro e loro hanno ripagato questa grande platea. Tra noi e Milano c’era troppa differenza tecnica e fisica ma ci è servito per fare esperienza , l’anno prossimo dovremo classificarci in una posizione migliore per evitare al primo turno una squadra così”.