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Gli Spurs non perdonano, a Belinelli non riesce lo scherzo dell’ex

di Tommaso Rocca

Redazione TuttoBolognaWeb

Quella giocata nella scorsa notte alla Sleep Train Arena di Sacramento, California, era una gara importante per i Kings e per uno di loro in particolare, Marco Belinelli ex della sfida che nelle due ultime stagioni in maglia Spurs si è tolto parecchie soddisfazioni tra le quali quella di vincere il titolo NBA. La scorsa estate le strade dei bianco-neri-argento del Texas e della guardia bolognese si sono divise per questioni prima di tutto economiche (gli Spurs hanno rinnovato a cifre altissime il contratto a Danny Green) ed anche perché lo stesso Marco chiedeva più spazio sul parquet, cosa che a San Antonio non potevano assicurargli. Così la sfida andata in scena nella scorsa notte italiana rappresentava per il “Beli” una sorta di rivincita, pur essendosi lasciato, da persona equilibrata e dall’animo tranquillo qual è, in ottimi rapporti con i compagni e coach Popovich. I San Antonio Spurs hanno mostrato ancora una volta di essere una macchina perfettamente funzionante, che lavora assieme da anni e che ogni stagione inserisce qualche nuova freccia al suo arco (quest’anno è arrivato un giocatore del calibro di LaMarcus Aldridge), filosofia che permette di essere importante a tutti ma indispensabile a nessuno.

Dal canto loro i Sacramento Kings sono invece una franchigia in piena costruzione e, si spera, in evoluzione avendo cambiato molto se non tutto in estate e avendo cercato di essere competitivi da subito ma specialmente in un vicino futuro. La gara è stata piacevole e giocata su ottimi livelli, è rimasta in equilibrio fino a quasi metà del quarto periodo quando gli Spurs hanno dato la spallata decisiva guidati da un Kahwi Leonard spaventoso al tiro (10/13 dal campo e 24 punti per lui alla fine) e da un LaMarcus Aldridge da 14 punti e 9 rimbalzi. I Kings, nei quali rientrava la stella DeMarcus Cousins hanno tentato di resistere ma le troppe palle perse (9 da Rondo, 4 da Cousins) e le scarsa vena realizzativa al tiro dell’ultima frazione li hanno condannati alla sesta sconfitta in sette gare fin qui disputate. Marco Belinelli è stata per i bianco-viola una delle poche note positive della serata nella quale ha chiuso con 17 punti (7/13 dal campo), 3 triple e 5 assist che hanno sicuramente fatto ricordare ai suoi ex compagni le potenzialità del bolognese ma non sono bastati a mettere in difficoltà la squadra di Popovich, già sicura della vittoria a 3 minuti dalla sirena finale. Insomma qualche canestro dell’ex il “Beli” lo ha messo ma la sua squadra, seppur in miglioramento, ha dimostrato di non essere ancora pronta a battagliare con le formazioni in lotta per i primi posti ad Ovest dove certamente resteranno fuori dai playoff alcune franchigie che meriterebbero di prenderne parte. Terminato questo proibitivo periodo iniziale dove i Kings hanno sfidato tutte le prime classificate della Western Conference nella scorsa stagione (le migliori squadre della lega) ora Beli e compagni attendono in California alcune squadre dell’Est (Venerdì 13 Novembre il derby italiano con i Nets di Bargnani), sfide da vincere per trovare convinzione e fiducia nei propri mezzi per vivere una stagione da protagonisti.