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Fortitudo a Brescia senza Flowers per trovare continuità in trasferta

La colite di Boniciolli è in fase di recupero -come ha ammesso lo stesso coach- ma solamente sabato si saprà se la guarigione sarà totale, e questo non dovrà coincidere necessariamente con una vittoria. Prestazione ed atteggiamento, sono le...

Giacomo Bianchi

La colite di Boniciolli è in fase di recupero -come ha ammesso lo stesso coach- ma solamente sabato si saprà se la guarigione sarà totale, e questo non dovrà coincidere necessariamente con una vittoria. Prestazione ed atteggiamento, sono le due parole chiave che il coach continua a ripetere da inizio stagione: non interessa vincere tutte le partite -perchè in campo ci sono anche avversarie di primo livello e le partite possono essere decise dagli episodi-, quello che conta è vedere una squadra che dia sempre il massimo. E proprio per questo, l'allenatore biancoblù non ha digerito le sconfitte maturate nelle trasferte di Matera e Trieste, partite che hanno visto una Fortitudo troppo poco combattiva e per niente “boniciolliana”. Dall'altro lato, le cose cambiano quando si gioca al Paladozza, e non è solo una questione di abitudine ai ferri di casa, o nel trovare punti di riferimento al tiro che consentano di avere percentuali più alte. È una questione di clima, coinvolgimento ed empatia, fattori che si sviluppano all'interno del parquet di Piazza Azzarita quando la squadra sente l'abbraccio del suo popolo. E qui le cose cambiano, perchè i tifosi esaltano ogni singola giocata, i giocatori si caricano emotivamente e tutto riesce con più facilità.

Ed è qui, dunque, che la squadra deve crescere: bisogna avere lo stesso atteggiamento anche in trasferta, e non ci si possono più permettere partite come quelle di Matera o Trieste. Dal punto di vista tecnico, l'assenza di Flowers non passerà in secondo piano. Stiamo parlando del miglior marcatore della squadra, che si è fatto male per il gruppo e per aiutare i compagni. Un ragazzo che stiamo imparando a conoscere ed apprezzare giorno dopo giorno, una persona che in questi primi due mesi non si è mai risparmiata. Dovranno essere bravi gli altri a sopperire alla sua mancanza, come è stato nella gara di domenica, con Jonte che ha chiuso con 0 punti ed è uscito nel momento della rimonta. Sempre citando il coach, “la Fortitudo è una squadra dove ognuno mette il suo mattoncino”. Non mancherà dunque il Flowers che recita la parte dell'uomo con più punti nelle mani, mancherà piuttosto il contributo di Jonte Flowers in tutte quelle piccole-grandi cose che costruiscono la macchina biancoblù. Si torna in campo sabato, si va a Montichiari e si gioca contro Brescia. Un campo che evoca ricordi, perchè è quello dove lo scorso anno si festeggiò l'approdo alle Final 4 di Forlì. Il ricordo di quella partita deve essere il punto di partenza nell'affrontare una squadra che è seconda in classifica e ha mire di promozione. Vero, si gioca in trasferta, e finora è stato un tabù. Ma è giunto il momento di curare la colite di Boniciolli.