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Fontecchio vola a Boston

di Tommaso Rocca Non avere ancora 20anni, giocare e vivere per il basket e sentirsi chiamato direttamente dall’America, patria dell’NBA dove si gioca senza dubbi la pallacanestro più bella e difficile del pianeta è un...

Redazione TuttoBolognaWeb

di Tommaso Rocca

Non avere ancora 20anni, giocare e vivere per il basket e sentirsi chiamato direttamente dall’America, patria dell’NBA dove si gioca senza dubbi la pallacanestro più bella e difficile del pianeta è un qualcosa che lascia senza parole. Le emozioni che in questo momento sta vivendo Simone Fontecchio sono di quelle forti, di quelle da lasciarti senza fiato. Non è il draft (per il quale si è comunque dichiarato eleggibile), chiariamoci, il ragazzo, per non dire bambino, è fresco e deve ancora farsi le ossa, ma queste cose non capitano certo tutti i gironi. L’ala della Virtus, votato come miglior Under 22 della serie A 2014/2015, è stato selezionato dal GM dei Boston Celtics Danny Ainge, ex giocatore ed allenatore in NBA, che lo ha convocato per un “try out”, una sorta di provino, per rendersi conto da vicino delle qualità del ragazzo. In una full-immersion di tre giorni Simone prenderà un aereo per Boston Lunedi 8 Giugno e dopo aver preso parte alla prova con i verdi dei Celtics tornerà in Italia l’11 di Giugno pronto a rispondere alla convocazionie dell’Italia Under 20 che si raduna già da Domenica a Roseto degli Abruzzi. Da Bologna al Massachussets e ritorno a casa dunque visto che il giocatore della Granarolo è nato a Pescara e da lì ha mosso i primi passi verso Basket City, dove dopo 5 anni in cui ha vestito le maglie di tutte le giovanili delle V nere ora gioca, e come gioca, in prima squadra. La giovane ala ha dichiarato: “Sono felice ed emozionato e tra l’altro è il mio primo viaggio negli Stati Uniti che coincide con una fantastica opportunità per il prosieguo della mia carriera. Ma ai tifosi della Virtus dico di stare tranquilli: per il grande salto c’è ancora tempo…”. Da Bologna alla NBA (si spera) insomma, sulla scia di Manu Ginobili e con la squadra che è stata negli ultimi mesi di un altro italiano: Gigi Datome, anche se non sarà facile che Fontecchio, nel caso un giorno giocherà ai Celtics trovi ancora ad attenderlo il capitano della Nazionale. Intanto il giovane Simone parte all’avventura, senza limiti né paure e questo può essere solo un vantaggio, specialmente per uno che ha 20 anni e l’NBA che lo aspetta; nell’Estate 2013 ha avuto la possibilità di andare a studiare in un college USA ma ha deciso di firmare per 5 anni con la Virtus, ora l’America ha chiamato una seconda volta e non si può dire di no; il premio di miglior Under 22, vinto quest’anno da Fontecchio, l’anno scorso andò a Alessandro Gentile di Milano, scelto alla scorso draft con la 53 dagli Houston Rockets e rimasto a Milano per migliorare in vista del grande salto: insomma non resta che attendere, se son rose…fioriranno.