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Effe, Drucker chiede 200mila euro

E’ giunta ieri sul tavolo del legale Grassani (in rappresentanza della Fortitudo) una lettera di diffida proveniente dall’avvocato Joseph Gajer (che rappresenta il coach Sharon Drucker) in cui si chiede alla Effe il pagamento immediato...

Redazione TuttoBolognaWeb

E' giunta ieri sul tavolo del legale Grassani (in rappresentanza della Fortitudo) una lettera di diffida proveniente dall'avvocato Joseph Gajer (che rappresenta il coach Sharon Drucker) in cui si chiede alla Effe il pagamento immediato di 200mila euro più interessi per le rispettanze non ricevute dal tecnico. Sembra non avere fine le turbolenza in casa biancoblù nonostante l'avvento della nuova società. La strategia difensiva di Grassani è chiara: la nuova Effe non è una prosecuzione di quella di Sacrati. La risposta del legale alla lettera è dura: "Rispondiamo negativamente - ha detto Grassani a Stadio - non ci saranno ulteriori sanzioni perché più del blocco del mercato non possono fare. Questo è sciacallaggio e abuso di diritto". Per il momento blocco dei tesseramenti dall'estero dunque, si parla ovviamente di Flowers mentre per Daniel non dovrebbero esserci problemi. Sulla vicenda, il quotidiano ha interpellato Giuseppe Cassì, ex presidente Giba e Ube ed esperto di diritto sportivo: "E' necessario premettere che, su input dei legali di Drucker, è stata la segreteria della Fiba ha disporre il blocco dei tesseramenti internazionali - ha affermato Cassì - E' una decisione politica e non giuridica, nell'immaginario collettivo quella attuale è la prosecuzione della Fortitudo precedente, per vari fattori come il nome, il simbolo ed il seguito di pubblico. Nel sito, inoltre, c'è la storia della Fortitudo, a conferma che l'intenzione di chi si occupa di Fortitudo oggi è rimarcare la continuità con l'attività precedente. L'altro punto innegabile è questa sia una società diversa". Una situazione dunque molto intricata, un cane che si morde la coda: "Se si applicassero le norme giuridiche del diritto italiano - prosegue Cassì - non si potrebbe mai pagare un'obbligazione di un vecchio soggetto ad uno nuovo. In ambito sportivo la Fiba spesso non opera secondo norme di diritto ma interviene secondo principi di ragionevolezza. Diciamo che dal punto di vista equitativo le due Fortitudo sono soggetti diversi, ma secondo la Fiba in continuità. Personalmente ritengo che l'errore sia stato fatto quando è stata concessa la possibilità di dare ad un'altra società bolognese il nome Fortitudo".