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Curreri, leader degli Stadio: “Sono fortitudino dal 1952, torneremo grandi”

Musica e sport, due mondi che molto spesso si incontrano, due fonti di emozione che non possono fare a meno l’una dell’altra. Basti pensare alla musica diffusa negli stadi che accompagna i giocatori durante il riscaldamento o...

Redazione TuttoBolognaWeb

Musica e sport, due mondi che molto spesso si incontrano, due fonti di emozione che non possono fare a meno l'una dell'altra. Basti pensare alla musica diffusa negli stadi che accompagna i giocatori durante il riscaldamento o all'inno, la canzone della propria squadra. Citando esempi di connubio musica-sport si potrebbero riempire pagine intere.

Chi, più di altri ha messo in musica la propria passione per lo sport, è il leader degli Stadio Gaetano Curreri. In particolare, ha dichiarato, la Fortitudo occupa una parte speciale del suo cuore. "Sono fortitudino dal 1952, da quando frequentavo l'Università. Fu amore a prima vista".

Oggi la squadra di Bonicciolli, mister per cui il cantate nutre una grande stima, può contare su un organico da serie A. "Ho fiducia, torneremo grandi -dice Curreri- vedo grande professionismo, tutto è organizzato nei minimi particolari, ci sono ottime premesse".

Generazione di fenomeni. Accanto a gente d'esperienza e dal cuore profondamente biancoblù come Lamma, Innilli e Samoggia, ci sono giovani superlativi. "Montano e Candi sono una garanzia, con loro la Fortitudo si può proiettare in avanti per i prossimi dieci anni".

Le Aquile si meritano la serie A. Il cantante non ha dubbi: "Lo meritano il pubblico, la città, il movimento. Siamo stati promotori del basket minore anche troppo, ci meritiamo di tornare al nostro posto".

Ed infine l'inno, Curreri ammette: "Se ne scriverò uno nuovo in caso di promozione? Per me l'unico inno rimarrà sempre quello con cui abbiamo vinto lo scudetto ( Solo per amore)".